Basta aprire i giornali sportivi il lunedi mattina per trovare qualche articolo in cui l’attento giornalista chiama in causa l’aspetto mentale per spiegare delle prestazioni scadenti di atleti o squadre. Il mental training o allenamento mentale nello sport sta prendendo piede anche qua da noi in Italia… per fortuna non tanto come in altri paesi perché noi italiani riusciamo ancora a non farci trascinare dalle mode del momento! E per essere veramente forti nello sport non abbiamo bisogno di uno psicologo che ci dica cosa fare. Ecco dunque i 7 motivi per non andare da uno psicologo sportivo…
Gli atleti non sono matti
Effettivamente chi va dallo psicologo è matto da legare e gli atleti non hanno bisogno di andare da chi cura i matti. Poco importa se lo psicologo dello sport ha fatto una formazione specifica per dedicarsi delle dinamiche mentali all’interno dell’ambito sportivo… Gli atleti non sono dei matti!
Gli atleti non sono deboli
Dallo psicologo ci va chi ha dei problemi e gli atleti invece sono sani e in forma… Ma vi immaginate un campione del mondo che deve parlare con il suo psicologo prima della gara più importante della sua vita??? Ma che campione è?? Se un atleta è veramente forte non ha bisogno di farsi curare.
Ci pensa l’allenatore
Effettivamente quando c’è un allenatore che fa bene il suo mestiere, non serve uno psicologo dello sport ad intralciare il suo lavoro. Non possiamo correre il rischio che gli atleti perdano la fiducia nel coach e si affidino completamente allo psicologo. Sempre più spesso si parla di performance come un insieme di fattori fisici, tecnici, tattici e mentali… ma abbiamo già il preparatore atletico perché inserire altre figure nello staff?? Un buon allenatore ce la fa da solo!
Sono cose che sanno fare tutti
E’ risaputo che basta cercare su google e le soluzioni per i problemi di ansia pre-gara o di motivazioni si trovano subito! E’ insensato andare a cercare uno psicologo dello sport che ha studiato per 5 anni su come lavorare sulle dinamiche mentali più almeno un anno di formazione in psicologia dello sport, per risolverli! Sicuramente l’allenatore sarà in grado di aiutare gli atleti. O si aiuteranno da soli. In fondo, nessuno ci può conoscere quanto ci conosciamo noi… nemmeno uno psicologo!
Il tempo e i soldi
Gli atleti hanno già troppe cose a cui dedicarsi; il tempo per poter lavorare con uno psicologo dello sport proprio non si può trovare. E se anche si trovasse, ci sono enormi difficoltà economiche (la crisi!). Chissà quanto si fa pagare uno psicologo dello sport, meglio non chiederlo neanche. Provare a dedicare un po’ di tempo e soldi su di uno psicologo è fatica sprecata anche se potrebbe aiutare l’atleta a valorizzare le sue risorse per dare il 100% durante la gara.
Ci sono i motivatori
I problemi nello sport sono tutti dovuti alla motivazione. Non serve uno psicologo dello sport per lavorare su dinamiche mentali assurde come la gestione dell’ansia, la comunicazione, o la gestione dell’aggressività. Se un atleta è motivato tutto si risolve, per cui al massimo ci si deve affidare a figure come i motivatori o mental coach che hanno delle tecniche rapide ed efficaci per aiutarci… e soprattutto loro non lavorano con i matti!
Gli psicologi sono persone noiose e tristi!
Speriamo in questo articolo di essere riusciti a dimostrare che gli psicologi sportivi hanno una buona dose di autoironia. Ma soprattutto speriamo che i luoghi comuni citati in precedenza (che, pur essendo totalmente infondati, purtroppo ci siamo sentiti spesso ripetere!) diano uno spunto in più per riflettere sul ruolo della psicologia nello sport. E se per caso foste interessati anche a capire i MOTIVI PER ANDARE da uno psicologo dello sport saremo lieti di confrontarci con i vostri dubbi!