La vita da super-eroe tra sport e studio

B-Skilled: psicologia dello sport e della performance La vita da super-eroe tra sport e studio psicologia dello sport nazionale maturità dual career basket atleti studenti atleti allenamento mentale agonistica Avete mai sentito parlare della dual-career? Ci siamo chiesti quanti ostacoli possa incontrare un atleta che, in giovane età, affronta l’ardua impresa dell’intraprendere uno sport a livello agonistico e allo stesso tempo portare avanti il suo percorso scolastico e la sua vita. Sembra una cosa semplice, ma le insidie sono molte più di quanto non si possano immaginare.

Innanzitutto i genitori.
 Esistono genitori aperti e genitori chiusi allo sport ma questo è un discorso che meriterebbe un articolo a parte. A volte anche i genitori “aperti” si trovano impossibilitati ad assecondare le passioni di figli, ad esempio, per fattori economici, o per fattori geografici.

Pensate ad una famiglia che vive in città ma che ha il figlio che vuole a tutti i costi diventare un fantino, trovare un maneggio in città non è la cosa più facile del mondo. 
Oppure la palestra del paesino in cui la famiglia vive potrebbe non avere i corsi dello sport prediletto dal figlio o, molto semplicemente, i corsi non si tengono per mancanza di iscritti a questo determinato corso.
 Poniamo il caso che i genitori del ragazzo si prendano l’impegno di andare dall’altra parte della città o addirittura in città vicine pur di accontentare il figlio. Poniamo che il ragazzo trovi un allenatore che, a livello relazionale, non è proprio il numero 1. La soluzione più semplice sarebbe quella di pensare: “Ma chi ce lo fa fare?” Inizierebbe a trovare qualsiasi tipo di scusa e piano piano si troverà ad abbandonare lo sport.

Ma noi stiamo considerando i veri supereroi! Quei ragazzi che hanno una famiglia disponibile ed appassionata quanto lui. Quelle famiglie che ci mettono un’ora di auto per accompagnare il figlio ad allenamento ed un’ora per tornare a casa ma…

“Tutto questo tempo non lo usi per studiare e fare i compiti?” Ecco che ci si mettono gli insegnanti! Quante guerre e quante discussioni con maestre e professori che non concepiscono il fatto che un giovane possa allenarsi così tanto! Poche volte gli insegnanti si accorgono però che, nonostante gli allenamenti e le partite nei week-end,  alcuni di questi ragazzi non hanno mai preso un debito!
Probabilmente giustificano di più i compagni che passano i pomeriggi davanti alla TV (questo ovviamente gli insegnanti non lo sanno!) e si lamentano di non avere abbastanza tempo per studiare. A noi atleti invece non è riservato lo stesso trattamento, a meno di non avere la fortuna di incontrare insegnanti illuminati (pochi ma esistono!).

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Beh, arrivati alle superiori, gli atleti con la Passione vera, quelli con la P maiuscola, sono gli unici a praticare ancora sport perchè ad ogni angolo c’è un ostacolo da superare o qualche sacrificio da fare.
Ma al cuor non si comanda, e all’andare a far festa il sabato sera si sostituisce l’andare in palestra a “giocare”. E quanti compagni di classe non sono diventati amici intimi perchè non riescono a comprendere l’impegno che hai e si offendono se non vai al cinema con loro perchè sei in palestra o addirittura, per allenarti, salti la gita scolastica! Ma chi salta una gita scolastica? Da matti veri!
Ed allora ecco perchè ogni atleta che si approccia all’agonismo e che sogna una medaglia olimpica deve essere considerato un “piccolo grande eroe” della vita quotidiana.

Perchè nonostante la quantità di ostacoli e di “forze del male” che deve affrontare quotidianamente, non perde la forza, la spinta e la passione che lo porta, magari a tornare a casa da allenamento alle 23.00, dover ancora mangiare e studiare 30 pagine di storia.
Ma c’è un segreto dietro a questi supereroi! Ed ora ve lo svelerò perché stata anch’io una di loro… talmente super da essere riuscita a laurearmi in Psicologia e a superare anche l’Esame di Stato tra allenamenti e trasferte!!!

Il segreto è:  ORGANIZZAZIONE!

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Ebbene si, nessuna pozione magica, nessun morso di ragni radioattivi e addirittura nessuna criptonite!!!
ORGANIZZAZIONE!
 Perchè la frase più scontata del mondo non è poi così scontata…“VOLERE E’ POTERE!”

Vai a dire tu alla coordinatrice di classe che vuoi fare l’europeo e che il raduno inizia a giugno,
“Ma a giugno c’è la maturità!!! Disgraziata sportiva che non sei altro!!!” 
E alla fine la maturità la prendi, esci anche con un bel voto sostenendo l’orale un’ora prima di prendere un aereo che ti porterà agli europei ad Atene.

Ed allora mi sento di dire BRAVI a tutti quei ragazzi che non si sono mai arresi davanti alle difficoltà, davanti alle “forze del male”. Bravi a quegli atleti che hanno ottenuto dei risultati sportivi da questi sacrifici, che li hanno visti ripagati… ma urlo a squarciagola BRAVISSIMI a coloro che, quelle soddisfazioni le stanno ancora cercando, che lottano ancora per il sogno in cui credono, che sudano ogni giorno in palestra e combattono contro i coach troppo duri, che trovano il modo per studiare nonostante tutto e non hanno perso la passione e la scintilla che li rende degli eroi, dei supereroi della porta accanto!

Autrice:
Alessandra Visconti, psicologa dello sport, giocatrice di basket in A1 e A2, ha militato nelle nazionali giovanili e nella nazionale senior 3×3.