Come ritrovare la “fame” dopo una vittoria

B-Skilled: psicologia dello sport e della performance Come ritrovare la "fame" dopo una vittoria vittoria successo psicologia dello sport motivazione fame calo motivazione allenamento mentale Nel 1993, dopo aver guidato il suo paese verso una medaglia d’oro olimpica, conquistando il suo terzo campionato NBA e totalizzando più punti di qualsiasi altro giocatore in campionato per la settima stagione consecutiva, Michael Jordan ha annunciato il suo ritiro dal basket. Aveva 30 anni. Aveva perso la “fame” di vittoria?

“Avevo solo bisogno di cambiare“, Jordan avrebbe raccontato più tardi.  “Mi stavo stancando della stessa vecchia attività e routine e non provavo lo stesso coinvolgimento che avevo provato prima, ed era faticoso.”

Molti di noi hanno provato alcuni degli stessi sentimenti dopo aver completato un grande progetto, o aver vinto una grande sfida, o aver fatto una performance di eccellenza. Per mesi o settimane sei stato completamente concentrato su un’unica, titanica impresa. E poi… il traguardo è raggiunto. Quando pensiamo di raggiungere un obiettivo importante, immaginiamo l’euforia di raggiungere nuove vette. Ciò che spesso non riusciamo a prevedere, tuttavia, è che una volta che abbiamo scalato quella montagna, può essere sorprendentemente fredda e arida sull’altro versante. Dopo un periodo di massiccia produttività, dobbiamo tornare alla normalità e a una routine di lavoro consolidata.

È molto più difficile di quanto sembri.

Per prima cosa, è a causa dell’attivazione emotiva che si crea nel passare da una situazione eccitante, stimolante o piena di pressione a una situazione decisamente meno impegnativa. Le situazioni di stress elevato e la scarica di adrenalina che producono possono creare dipendenza. Quando il costante senso di urgenza che abbiamo portato avanti per mesi si interrompe bruscamente, sperimentiamo un “calo di motivazione”.

In molti casi, tornare a una routine prevedibile significa anche che il lavoro non è più così stimolante. Per essere pienamente coinvolti, dobbiamo sperimentare un costante senso di crescita in ciò che facciamo. In nessun punto il divario tra apprendimento rapido e “stagnazione” intollerabile è più evidente che dopo un periodo di intenso sviluppo professionale e di grandi successi.

Ma forse il motivo principale per cui abbiamo difficoltà a motivarci dopo un grande successo è che non riusciamo a riconoscere i sintomi del burnout.

Padroneggiare nuove sfide comporta uno sfogo di sforzi mentali, emotivi e fisici. Sostenere questo sforzo per un lungo periodo di tempo esaurisce la tua energia. Il burnout può accadere quando la quantità di energia richiesta supera costantemente la quantità di energia disponibile.

Il burnout può essere sorprendentemente difficile da rilevare. Non troverai alcun sintomo eclatante. Potresti notare qualche minuto in più al mattino per alzarti dal letto. O ritardare decisioni importanti. O ti senti un pò più “freddo” durante l’allenamento. Siamo tutti suscettibili al burnout, specialmente dopo un periodo in cui abbiamo dovuto lottare con sfide difficili. Ciò non significa, tuttavia, che l’inefficienza, il cinismo e la procrastinazione debbano necessariamente seguire ogni grande successo.

Ecco alcuni suggerimenti che vale la pena considerare la prossima volta che passerai da una grande vittoria alla tua normale routine.

Sii consapevole che il tuo lavoro sta per diventare più difficile. Un errore comune che facciamo dopo aver superato una sfida importante è avere aspettative non realistiche sul lavoro che segue. Dopo una grande quantità di sforzi, è probabile che il tuo livello energetico si esaurisca, il che rende difficile mantenere la concentrazione. Compiti che potrebbero aver richiesto un piccolo sforzo in passato richiedono improvvisamente molta più fatica. Adattare le tue aspettative è importante perché aiuta a minimizzare il senso di colpa che spesso accompagna e accresce il burnout.

Ritagliati alcune ore per elencare, chiarire e dare priorità ai tuoi prossimi passi. Una sessione di strategia focalizzata ti aiuterà a liberare la mente e ti assicurerà di dedicare l’energia limitata che hai alle attività che hanno un valore.

Recupera la tua energia. Per ottenere le massime prestazioni il corpo umano richiede periodi di recupero. Lavorare quando le nostre risorse fisiche e cognitive sono esaurite produce lavoro di bassa qualità e rende l’impegno più difficile. Prendersi una pausa, più o meno prolungata, dopo una grande vincita non è irrilevante.
Ma cosa fare in questo periodo di recupero? Molti di noi credono che le attività passive e rilassanti siano le migliori, i ricercatori hanno invece trovato prove che l’esercizio fisico moderato e l’interazione sociale possono essere ancora più rivitalizzanti.

In definitiva, il modo in cui ti avvicini al tuo lavoro nei giorni e nelle settimane successivi a una grande vittoria può essere altrettanto importante per il tuo successo a lungo termine quanto il successo stesso. Anticipando e affrontando in modo proattivo uno stato mentale e fisico impoverito, sei più propenso a trasformare una vittoria isolata in una costante serie di successi.

 

 

Articolo originale: Ron Friedman, Ph.D, https://hbr.org/2015/02/staying-motivated-after-a-major-achievement

[pluginops_form template_id=’7153′ ]