La preparazione mentale agli Europei

La preparazione mentale in vista degli Europei di Francia 2016

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E’ arrivato il momento in cui in Europa ma non solo, si sente una carica importante, una elettricità strana. Non è l’arrivo dell’estate ma l’inizio degli Europei!

Quello di cui vogliamo parlare oggi, però, è di come una Nazionale può prepararsi ad affrontare gli Europei con una corretta preparazione mentale.

Come si può preparare mentalmente una Nazionale in vista degli Europei?

Tutti i grandi tornei estivi che coinvolgono le Nazionali di calcio hanno due caratteristiche particolari che rendono la preparazione fisica, tattica e mentale differenti dal campionato a cui partecipano tutti i giocatori:

  • Gruppo: il gruppo è formato da giocatori che, durante l’anno, hanno giocato in squadre di campionati diversi, molte volte anche avversarie tra di loro e che si trovano tutto d’un colpo a giocare insieme e a formare una nuova squadra.
  • Tipologia di torneo: a differenza del campionato a classifica, gli Europei sono strutturati con un mini girone iniziale e, successivamente, tutti scontri ad eliminazione diretta. Questa modalità rende qualsiasi partita praticamente fondamentale per il passaggio del turno con pochissime possibilità di errore.

La preparazione mentale, quindi dovrà essere programmata tenendo assolutamente conto di queste due caratteristiche.

Gruppo

B-Skilled: psicologia dello sport e della performance La preparazione mentale agli Europei psicologia dello sport preparazione mentale mentali trainer mental coach Italia gladys bounous Europei Italia Europei Francia Europei 2016 edoardo ciofi calcio b-skilled Come visto prima, il gruppo è uno dei punti cardine su cui lavorare. Giocatori amici/nemici si ritrovano insieme dopo mesi di campionato di club, spesso anche essendo avversari diretti per la lotta al titolo o alle posizioni alte della classifica.

Certo che c’è da considerare che, a differenza delle squadre di club, quando si gioca con la Nazionale c’è una spinta maggiore, da parte del gruppo nel voler dare il massimo per la maglia, sentendosi rappresentanti della propria nazione.

Il sentirsi tutti “italiani” “spagnoli” “francesi” e così via è sicuramente un veicolo di coesione davvero grande da sfruttare per creare un gruppo coeso.

Un’altra difficoltà che riguarda il gruppo è che, soprattutto nelle Nazionali maggiori, i giocatori convocati sono considerati i più forti della nazione. Per questo motivo bisogna porre attenzione al fatto che la responsabilità data non porti qualche soggetto a voler prevalicare rispetto ad altri mettendo la propria immagine davanti a quella della squadra.

Conoscere queste dinamiche e lavorare sul team-building e la creazione di un gruppo completo e coeso è sicuramente un’arma fondamentale per poter arrivare più avanti possibile.

Affrontare le gare

Abbiamo detto che ogni gara, in questi tornei, è praticamente fondamentale. Sbagliare una gara potrebbe pregiudicare la continuazione nel torneo, quindi la difficoltà maggiore, a livello mentale, sta nel non poter permettersi distrazioni o cali. Molto spesso i giocatori e i tecnici lo sanno, lo dicono in conferenza stampa, ma non cercano di preparare la squadra ad affrontare mentalmente questa sfida. La difficoltà sta infatti nel cercare di equilibrare le energie e l’attivazione psico-fisiologica della squadra.

Se è vero che non ci si può permettere di rilassarsi, anche affrontare ogni gara come se fosse la finale può portare a conseguenze negativi nella totalità del torneo.

La preparazione ideale sta nel preparare le singole gare lavorando sul dosaggio della carica emotiva dei giocatori che dovranno essere sempre proiettati sulla lunga durata e non sulla singola gara ma d’altro canto non possono permettersi di sottovalutare nessuna partita.

Porsi gli obiettivi corretti

B-Skilled: psicologia dello sport e della performance La preparazione mentale agli Europei psicologia dello sport preparazione mentale mentali trainer mental coach Italia gladys bounous Europei Italia Europei Francia Europei 2016 edoardo ciofi calcio b-skilled Come tutti saprete, la definizione degli obiettivi è fondamentale prima di affrontare ogni sfida. Anche la squadra più piccola, in questi tornei, può permettersi di sognare (come è successo alla Grecia proprio agli Europei del 2004) ma l’importante è sempre costruire l’obiettivo passo a passo per programmare ogni gara al meglio. In primis gli obiettivi devono essere strutturati a lungo, medio e breve termine così da permettere un programma “a scalini” e non trovarsi impreparati ad affrontare una situazione.

L’obiettivo, per esempio non può essere soltanto “Vincere l’Europeo”. Primo perché è un obiettivo che sarà condiviso da altre squadre e che soltanto una potrà raggiungere, quindi il livello di ansia e di carica emotiva sarà troppo grande, soprattutto verso le fasi finale. Non potrà neanche essere “Pensiamo partita per partita e poi cosa accadrà lo vedremo” perché mentalmente bisogna essere preparati anche ad arrivare fino in fondo senza avere la paura di vincere.

Fondamentale anche porsi obiettivi di prestazione e non soltanto di risultato proprio perché, soprattutto nella fase finale, il rischio di rimanere scottati e decisamente amareggiati da un risultato che non arriva, può essere mediato da un buona prestazione con la sensazione di aver dato il massimo. In questo modo il risultato magari non sarà raggiunto, ma a livello mentale i giocatori torneranno con la consapevolezza di aver fatto bene e pronti ad affrontare e preparare la stagione successiva.

Importanza dei gregari

Tutti noi abbiamo in mente la cavalcata dell’Italia che, nel 2006 ha conquistato il Mondiale in Germania. Se ricordate, una delle particolarità di quella squadra è stata che, al momento della chiamata, i gregari si sono fatti trovare pronti e, alcune volte, hanno anche risolto positivamente alcune partite.B-Skilled: psicologia dello sport e della performance La preparazione mentale agli Europei psicologia dello sport preparazione mentale mentali trainer mental coach Italia gladys bounous Europei Italia Europei Francia Europei 2016 edoardo ciofi calcio b-skilled

Il lavoro su chi non è sempre titolare è fondamentale. Bisogna far capire che nessuno è in gruppo per “scaldare la panchina” o per una vacanza in Francia, ma che la squadra è fondamentale dal primo all’ultimo elemento. La gestione dei cambi è una parte che riguarda puramente la scelta tecnica ma ovviamente ci sono diversi modi per poter gestire i gregari in modo da motivarli e far tenere loro sempre le energie attivate al punto giusto. Il compito dell’allenatore sarà quindi quello di far sentire ogni persona importante, a partire dall’allenamento, nei momenti di pausa, durante i pranzi e le cene. Il gruppo è fondamentale e, spesso, sono proprio i “panchinari” ad essere fondamentali per la salute mentale della squadra.

Tifosi

B-Skilled: psicologia dello sport e della performance La preparazione mentale agli Europei psicologia dello sport preparazione mentale mentali trainer mental coach Italia gladys bounous Europei Italia Europei Francia Europei 2016 edoardo ciofi calcio b-skilled I tifosi possono essere una grande risorsa ma anche una grande difficoltà. Sentire il peso di milioni di persone che buttano sulla squadra tantissime aspettative, passioni, emozioni e sogni, non è per niente facile. L’importante è riuscire a gestire la pressione e le aspettative tramite l’utilizzo di tecniche che vanno a lavorare sull’equilibrio psico-fisiologico (tecniche di rilassamento, lavoro sul self-talk, rituali, respirazione, gestione delle aspettative, ecc…) per fare in modo che i tifosi siano una grande carica nei momenti in cui ce n’è bisogno ma che non diventino un maggiore ostacolo nei momenti di difficoltà.

 

Detto questo come possiamo non chiudere con un grande in bocca al lupo per la nostra Nazionale?

FORZA AZZURRI!