L’immagine corporea nello sport al femminile

Il rapporto con la propria immagine corporea può diventare un problema molto comune, soprattutto negli sport in cui essere magri è visto come positivo o dove essere sottopeso aumenta le tue possibilità di vincere. Sport come la ginnastica o la danza, ad esempio, sottopongono gli atleti a una grande pressione poiché spesso devono seguire diete molto rigide e devono controllare il proprio peso quasi quotidianamente. E purtroppo i dati di ricerca ci dicono che le atlete sembrano maggiormente sensibili a questi aspetti, rispetto ai colleghi pari età di genere maschile.

In sport come le arti marziali, può esserci un atteggiamento ossessivo nei confronti della dieta per aumentare le possibilità di vittoria. In effetti, alcuni atleti di arti marziali tendono a perdere una quantità significativa di peso appena prima della gara, utilizzando spesso strategie rischiose o inappropriate in termini di salute. Questo al fine di rientrare nella categoria di peso inferiore, garantendosi così una maggiore probabilità di vittoria.

Un’eccessiva dieta nei casi più gravi può essere accompagnata dall’abuso di farmaci che possono aiutare a dimagrire in modo rapido e significativo. Inoltre, l’industria della dieta promuove modi sempre più “efficaci” per perdere peso facilmente senza sforzo, fornendo un messaggio fuorviante verso un’alimentazione sana. Aggiunti nel mix, molti dei prodotti venduti dall’industria dietetica possono mancare di nutrienti importanti soprattutto per la crescita. La restrizione dell’apporto calorico può quindi influire sullo sviluppo sano dei giovani atleti e delle giovani atlete.

La combinazione della cultura della dieta e delle pressioni dei media per essere magri può spesso portare gli atleti a saltare i pasti o ad essere molto selettivi e rigidi nei confronti di specifici tipi di alimenti necessari come i carboidrati. Questi estremismi possono essere molto dannosi soprattutto in quei giovani atleti il ​​cui corpo e cervello sono ancora in via di sviluppo. Il ruolo dei genitori e degli allenatori è dunque fondamentale per offrire agli atleti in fase di sviluppo un approccio sano allo sport e al cibo.

La dieta eccessiva può anche portare la persona a passare dalla fame al binge eating (abbuffate). Diete estreme combinate con il consumo di un’enorme quantità di cibo possono aumentare le possibilità di sviluppare un disturbo alimentare, di abbassare ulteriormente l’autostima, sentirsi in colpa, provare vergogna e, in alcuni casi, possono determinare lo sviluppo di concomitanti forme depressive.

B-Skilled: psicologia dello sport e della performance L'immagine corporea nello sport al femminile sport al femminile sport peso nello sport peso immagine corporea immagine corpore femminile femmina donne donna disturbi alimentari disturbi alimentai corpo atleta Ma cosa c’è dietro questo comportamento?

La mancanza di autostima è una parte importante di questo. L’autostima è il valore che attribuisci a te stesso, la visione che hai di te stesso. Quando l’autostima è strettamente correlata al peso e alla forma del corpo, una dieta malsana può diventare un problema. Oltre a questa percezione di sé, gli atleti con una bassa autostima spesso pensano che gli altri siano critici nei loro confronti e spesso si sentono giudicati.

Mettendo le cose in una prospettiva socio-culturale, si può sostenere che gran parte di ciò che influenza la nostra immagine corporea e la dieta dipende dalla società in cui è fortemente sottolineato che per essere belli devi essere magro, nella misura in cui i modelli sono generalmente più magri , rispetto a quelli degli anni ’60.

La necessità di essere perfetti, di avere un corpo ideale è spesso irraggiungibile e non tiene conto della realtà del peso e della forma della persona media. La bassa autostima è particolarmente presente negli adolescenti poiché devono adattarsi a molti cambiamenti nella loro vita e nel loro corpo.
Questi aspetti vengono illustrati e appronfonditi nel webinar dedicato allo sport femminile realizzato dalla dott.ssa Bounous, che potete trovare cliccando qui.

Allora come sviluppiamo una visione di sé positiva?

Un’auto-percezione positiva ha a che fare, non solo con i risultati e le relazioni positive nel presente, ma anche con il modo in cui ti vedi in base alla tua educazione. È importante durante l’infanzia ricevere elogi e rinforzi positivi per sviluppare un’autostima positiva. Al contrario, ricevere critiche eccessive, essere sottoposti a molte pressioni o aspettative o essere stati trascurati da figure genitoriali o caregiver, oltre ad aver subito il bullismo da parte dei coetanei, può avere un impatto negativo sull’autostima.

Una persona che fin dalla tenera età è esposta a un ambiente negativo è molto probabile che mostri automaticamente una grande quantità di discorsi interiori negativi, caratterizzati da pensiero critico, ruminazione e una percezione distorta della realtà. Questi tipi di persone percepiranno che tutto ciò che fanno non è mai abbastanza e se qualcosa va bene è dato per scontato, mentre se commettono un piccolo errore sarà percepito come un problema enorme e una conferma del loro basso valore personale.

Come possiamo affrontare questi aspetti in modo sano?

Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti per affrontare questo problema in modo da sviluppare un dialogo più positivo con te stesso, oltre a rielaborare i vecchi aspetti condizionanti che possono interferire con le tue prestazioni.

  • Parla ai tuoi genitori e ai tuoi allenatori. Se ti rendi conto che la tua forma fisica sta diventando un’ossessione parlane subito con qualcuno. Nessuna carriera sportiva, per quanto entusiasmante, vale più della tua stessa salute.
  • Lavora per avere una dieta sana. Cerca il supporto di uno specialista, che ti assista con la tua dieta quotidiana assicurandoti che includa tutti i nutrienti di cui hai bisogno per il tuo stadio di sviluppo e per la tua specifica forma corporea e metabolismo, in relazione anche allo sport che pratichi.
  • Valorizza te stesso come persona oltre la tua immagine corporea. Il tuo valore personale è molto più di una forma o di un peso, è basato sulle tue esperienze, emozioni, valori, etica e relazioni che si sono stabilite nella tua vita.
  • Affronta il tuo pensiero critico. Spesso dietro i problemi di immagine corporea c’è una bassa autostima. Il pensiero critico eccessivo o distruttivo è come un basso livello di autostima e ti dà una percezione distorta di ciò che è effettivamente la realtà.
  • Contatta uno psicologo clinico dello sport che possa supportarti in questa fase delicata della tua esperienza sportiva e possa aiutarti a ritrovare il giusto equilibrio fra salute e performance.
Articolo tratto e modificato da: https://www.sport-excellence.co.uk/body-image-in-sport/